Gli abitanti del villaggio di pescatori islandese Grindavík hanno avuto solo cinque minuti per correre a casa e prendere le loro cose mentre incombe la minaccia di un’eruzione vulcanica.
La vulcanologia della penisola di Reykjanes era rimasta dormiente per 800 anni fino a quando si è svegliata nel 2020, con il vulcano Fagradalsfjall che è esploso solo un anno dopo.
Ma una serie di migliaia di terremoti nell’ultima settimana – tra cui 24.000 il 10 novembre – ha aumentato i timori che Reykjanes possa scoppiare di nuovo.
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Profonde crepe sono apparse nella terra intorno a Grindavik, dividendo le strade, sradicando edifici e chiudendo il vicino luogo turistico della Laguna Blu.
L’Ufficio meteorologico islandese ha avvertito oggi che c’è ancora una “significativa probabilità” che il vulcano esploda, con 900 scosse che hanno scosso la penisola tra mezzanotte e le 16:00 solo ieri e 700 registrate oggi.
“Significativa probabilità di un’eruzione vulcanica nei prossimi giorni. I modelli mostrano un’intrusione di magma lunga 15 km situata a nordovest di Grindavik”, ha dichiarato l’agenzia meteorologica su X.
La situazione attuale è estremamente allarmante per gli abitanti di Grindavík e delle aree circostanti. La minaccia di un’eruzione vulcanica imminente ha portato al caos e alla paura, con molte persone che cercano di evacuare dalla zona in modo tempestivo.
Le autorità islandesi stanno lavorando febbrilmente per monitorare da vicino la situazione e prendere tutte le misure necessarie per proteggere la popolazione. Grindavík e i villaggi vicini stanno facendo i preparativi per un’eventuale evacuazione, mentre le autorità stanno emanando avvertimenti e istruzioni per la sicurezza pubblica.
La presenza di migliaia di terremoti e l’attività vulcanica che si sta intensificando hanno fatto sì che gran parte della popolazione sia in uno stato di apprensione costante. La vita quotidiana è stata interrotta e molte persone vivono nell’incertezza e nella paura.
La chiusura della Laguna Blu, uno dei luoghi turistici più conosciuti dell’Islanda, ha avuto un impatto significativo sull’economia locale, con molte persone che dipendono dal turismo per sostentarsi. Le conseguenze dell’attività vulcanica si fanno sentire in molti settori, dall’agricoltura al turismo, con un impatto negativo su molte vite e mezzi di sostentamento.
Nonostante la tensione e la paura che permeano la comunità, c’è anche un senso di solidarietà e collaborazione mentre la popolazione si unisce per affrontare questa minaccia imminente. Le autorità e le organizzazioni locali stanno lavorando insieme per garantire la sicurezza del pubblico e per fornire assistenza a coloro che ne hanno bisogno.
Mentre si teme l’eruzione imminente del vulcano, la popolazione si prepara a fronteggiare le conseguenze e a ricostruire le proprie vite dopo l’inevitabile distruzione. La resilienza e la determinazione della comunità saranno fondamentali per superare questa crisi e per continuare a prosperare nonostante le avversità.
L’Islanda e il mondo intero stanno osservando da vicino lo sviluppo della situazione, nella speranza che l’eruzione vulcanica possa essere gestita in modo sicuro e che la popolazione possa essere protetta. La solidarietà e il sostegno da parte della comunità internazionale saranno cruciali per aiutare l’Islanda a superare questa crisi e a riprendersi dalle sue devastanti conseguenze.
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